Dopo i morti in corsia a Piombino si è risollevato nell'opinione pubblica il dibattito sulla sanità in Toscana. E' brutto pensare che solo davanti a tragedie mediatiche si parli di questo argomento, troppo spesso sottovalutato, compreso dallo scrivente. Il problema all'opinione (stavolta non più pubblica) ritorna quando si diventa - dio non voglia - "pazienti", passivi, senza più capacità di opporre le proprie forze, su un letto o su una sedia di ospedale . Avviene una trasformazione naturale da uomo a paziente, a me è già capitato, dove si incomincia, come i bambini , ad avere bisogno e a doversi fidare. Tra questi due eventi straordinari, dove si parla di sanità) l'ordinario è invece la mancanza totale di opinione: tutto è lasciato , nei profili organizzativi, ai burocrati delle regioni e dei ministeri e ai tavoli del mondo dei tecnici, medici, infermieri, dirigenti amministrativi, generali, sanitari e cooperative appaltatrici di servizi.
Cito solo un po' di open data presenti in rete.
Cito solo un po' di open data presenti in rete.
Intanto l'Italia spende in sanità circa il 9.1% del Pil ed è terzultima nell'europa a 15 sopra la Spagna e l'Irlanda. La media UE-15 è 10.3% del Pil. La Toscana spende in sanità 6.8miliardi di Euro l'anno, (circa 1.846,00 euro a testa, il 67% delle entrate totali regionali ); si tratta di un dato regionale che non si discosta troppo tra le varie regioni: il Piemonte è l'unica regione italiana che supera i 2.000 euro.
Si tratta però di capire olte al "quanto" il "come" questi soldi sono spesi. Ci sono Regioni scandalose come Lazio e Campania che hanno debiti impressionanti, altre, come la Toscana , che invece hanno bilanci in equilibrio e un buon livello di prestazioni. Poi , come ha recentemente sottolineato l'ANAC, si annida un sottobosco di corruzione stimato intorno ai 24 miliardi dei 110 che vengono spesi per la sanità.
Questo dimostra che - nonostante tutto- il Sistema italiano rimane per la OMS uno dei più efficienti del mondo. Sembra un miracolo.
In premessa dicevo che la Regione Toscana , con l'approvazione della L.R 84/2015 ha riformato strutturalmente il sistema organizzativo territoriale delle ASL , oltre all'organigramma delle dirigenze. Si passa da 12 a 3 macro-ATO (Nord Ovest, Centro e Sud est).
Ma la grande rivoluzione della legge, dal mio punto di vista, sta nella valorizzazzione dei territori attraverso la ridefinizione dei Distretti, che sono sottoinsiemi della Grande ASL . La Regione infatti chiede ai Consigli Comunali di deliberare i nuovi distetti, tenendo conto delle specificità e dei bisogni dei propri territori. L'ho ritenuto un grande gesto di democrazia dal basso: per la prima volta, come dicevo, si coinvolgono davvero i territori, attrraverso i consigli comunali, per discutere di organizzazione della sanità, materia come dicevo estranea per osticità dei contenuti al cittadino comune, non specializzato.
Con questa legge si chiede anche ai territori di esprimere la propria opinione. Io ammetto di essere parte di un partito politico che ha già portato la discussione sui livelli territoriali e di federazione, ma vorrei, un impegno di maggiore visibilità e trasparenza, per non vanificare l'importanza di questa norma che chiede il parere dei territori.
E ora mi riferisco alla mia opinione che ho già espresso in sede di gruppo consiliare e che esprimerò nella discussione politica all'interno del mio partito attuale di riferimento.
Io ritengo (opinione personalissima) ma che vorrei veicolare per capire se efettivamente ha un fondamento logico, come io ritengo che abbia. Diciamo che il PD provinciale grossetano ha già detto la sua , affermando la necessità di mantenere Follonica e le Colline Metallifere all'interno del Distretto Grossetano , con baricentro l'ospedale di Grosseto. Il Pd Piombinese invece ha manifestato in passato un interesse a creare un distretto Val di Cornia - Colline Metallifere, tale da generare (con la bassa val di cecina) una massa critica di 150.000 mila abitanti.
150.000 non è un numero a caso. E' il numero minimo di abitanti che serve, in base al Decreto Balduzzi per avere un ospedale di primo livello, cioè con specialistiche tipo cardiologia, ginecologia, chirurgia specialistica, ecc..)
Follonica, insomma, è il baricentro politico (oltre che geografico) trai i due poli.
Secondo me potrebbe essere anche la cerniera se , con un po' di coraggio, cogliesse l'occasione della creazione del distretto Follpiombinese (orribile neologismo ma rende l'idea) tale da rendere possibile, nel breve medio periodo , un maggiore investimento nelle strutture esistenti (Ospedalini di Massa e Piombino e , nel lungo, l'ospedale di Riotorto (non di comunità, ma di primo livello).
Grosseto perderebbe qualcosa? No, assolutamente nulla. Rimarebbe un ospedale specializzato di primo livello , potendo contare di un bacino di attrazione fatto anche dal sud della Toscana (Colline della Albegna) .
E Follonica potrebbe essere il baricentro politico per questa propspettiva storica e politica.
Ma ripeto è la mia personale opinione, che lascio, in modo democratico alla discussione, alla riflessione e alla analisi di chi mi legge.
Nello spirito democratico della legge regionale.
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