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C'ERA UNA VOLTA L'IPPODROMO NUOVO



Cera una volta l'Ippodromo ... 
ma prometto che non entrerò in questioni legali, fatte di tribunali, ricorsi, controricorsi , avvocati, lettere, citazioni, debiti, pignoramenti, imposte da versare. Su questo trema è  giusto che sia la giustizia a fare il suo corso e ad esaminare con attenzione le questioni. 
Io volevo invece parlare del futuro, del dopo, di ciò che potrà essere quell'area, in modo forse ingenuo e visionario: voglio insomma parlare di questioni oniriche. Forse i teorici della real politik non saranno d'accordo, forse sollevare questioni di progetti è terreno esclusivo delle campagne elettorali. C'è inoltre chi dice che dovremo aspettare il giudice per risolvere, ma sognare non costa niente e forse la dimensione onirica ci potrà fornire qualche strumento per risolvere problemi pratici e dare lavoro e occupazione a Follonica. Ricordo che in uno slancio bergsoniano di vitalismo, qualche amministrazione fa, già introdusse il tema del sogno quando intuì che da un vecchio ippodromo si poteva far nascere un parco verde per la città di 5 ettari . Allora fu un'idea che oggi - con variazioni sul tema - ha preso vita propria nel  bellissimo Parco Centrale
Quindi, al giudice lasciamo pure l'applicazione della legge, ma non priviamo il politico del sogno progettuale. 
Intanto, lì (nuovo ippodromo) ci sono 167 appartamenti, attualmente sotto sequestro conservativo da parte della magistratura perché lì si ipotizza il reato di lottizazzione abusiva. 
Una questione lunga , piena di pesanti strascichi giudiziari, che il Comune di Follonica si porta dietro dal forse 20 anni, quando io ancora  nemmeno pensavo di fare politica. Ma supponiamo, sempre sognando un po' , che la questione finalmente si chiuda, con un magico colpo di spugna  e che la convenzione vecchia sia dichiarata ormai priva di effetti perchè i tempi in 20 anni sono cambianti, certi sport non hanno più finanziamenti, c'è la crisi, perchè il comune si è rotto le balle dei contenziosi o perché semplicemente un'area grande merita una destinazione produttiva in grado di generare ricchezza e occupazione per una città che punta sul turismo.
Sempre sognando, supponiamo che il Consiglio Comunale , a cui è per legge demandata la facoltà di ridare una nuova destinazione urbanistica all'area , finita la vecchia convenzione, si immagini, insieme ai cittadini, un complesso turistico, una zona divertimenti, un parco avventura, un giardino zoologico, campi sportivi all'aperto, in un'aera che sta a due passi dal grande parco  di Montioni. Immaginiamo che a Piombino arrivino molte navi cariche di turisti stranieri, che un giorno penseranno di fare le vacanze sul nostro territorio. 
Supponiamo , sempre sognando , che questa nuova area , una volta ri-sognata dal Consigli Comunale, possa essere messa a gara e assegnata con un grande bando europeo, magari dividendo l'enorme spazio in più lotti funzionali. Immaginiamo, sempre nel perimetro di questo sogno ad occhi aperti, che tutto questo, nel futuro , possa generare ricchezza e occupazione per la città. 
Personalmente ritengo valga la pena sognare e che la "Politica" con la P maiuscola ritorni a prendere in mano le grandi questioni (i grandi sogni?), uscendo dalle retrovie del mero controllo amministrativo o della denuncia.  
Ma penso che Follonica questo la saprà fare, come ha già dimostrato in passato. E il passaggio al progetto condiviso sarà breve. Certamente più breve di queste pastoie giudiziarie e burocratiche che hanno interrotto per decenni il sogno di una nuova area. Che , anche se non sarà il massimo, c'è fisicamente. 
Sognando o no. 


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