In riferimento all’articolo
apparso sui giornali locali il 9 giugno scorso firmato Gente di Follonica- Psi
sulla necessità di valorizzare e programmare l’ex ILVA esprimo la mia personale
condivisione.
Per fare ciò è però necessario
ora attivare tutte le nostre forze politiche per accelerare il processo di
acquisizione dell’area al patrimonio comunale
(oggi del demanio e ipervincolata dalla Soprindentenza).
Il Comune infatti paga
attualmente allo Stato per l’Ilva un canone di affitto annuo di 180.000 euro
scomputati per 6 anni grazie all’accordo fatto con il Ministero per la nuova
caserma dei carabinieri. Ma questo accordo ha il limite di rimandare a dopo
quello che deve essere fatto ora se vogliamo come amministrazione inserire il
progetto di valorizzazione dell’Ilva nel nuovo strumento urbanistico che
dovremo approvare a breve.
Si deve quindi a mio avviso in
prima battuta rivedere l’accordo così da procedere ad una rapida acquisizione
se si vuole risolvere il problema degli abusivi e centrare in questa consiliatura
l’obiettivo del nostro programma
elettorale di un’Ilva che preveda un nuovo quartiere residenziale e la
valorizzazione e rigenerazione del suo immenso patrimonio storico e culturale. Penso
alla Torre dell’Orologio, all’Orto botanico e alla Centrale Idroelettrica. La prima potrebbe diventare sede storica del nuovo consiglio comunale, il secondo piccolo orto botanico, mentre l'ultima potrebbe assolvere alla funzione di museo delle energie rinnovabili/ nuove tecnologie e laboratorio didattico di divulgazione scientifica per le scuole.
Occorre inoltre ridare
rapidamente al Parco Centrale alcune funzioni quotidiane, attraverso la predisposizione di gare per
affidare i servizi del chiosco bar e per valorizzare le ex-scuderie e per
creare un percorso vita all’interno per i tanti turisti e follonichesi che
praticano attività sportiva, ripristinando con ponti ciclopedonali l’alveo
della Gora delle Ferriere.
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