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Secondo te chi è l'alleato naturale del PD alle prossime elezioni?

Montagne russe e miniere. Idee nuove su co(r)se vecchie.

Le sentenze non si commentano, ma possiamo legittimante ritenerci contenti per le assoluzioni neiconfro nti della precedente giunta e per i proscioglimenti verso gli altri amministratori coinvolti. Un ricordo particolare va all’ex sindaco prematuramente scomparso Eleonora Baldi, che oggi sarebbe stata certamente felice.  Tuttavia è ora più che mai necessario impegnare tutta la città in un nuovo progetto politico importante, visto che la sentenza, di cui si attendo le motivazioni, ha di fatto ripassato la palla al Consiglio Comunale, affinché decida sul destino di quell’enorme area.  Quindi, superato l’aspetto legale della convenzione in essere, ritengo un’ottima idea quella proposta da PSI e Gente di Follonica di individuare un Parco attrazioni tematico in quell’area, mantenendo la destinazione turistico-ricettiva agli appartamenti. Siamo tutti consapevoli che sia una sfida difficile, ma è una proposta in grado di creare impresa qualificata sul territorio, con effet...

Bob Dylan, il più inattuale dei premi Nobel

La poetica anarchica di Dylan ("La pompa non funziona"). Dylan è un poeta o non lo è? Con questa domanda si entra nella discussione noiosa delle etichettature, dei bollini dell’accademia e dei visti dei sedicenti letterati. Si può però dire che Dylan è stato il geniale messaggero dello Spirito di un Tempo che oggi non esiste più. La sua fine – in un hotel di Las Vegas, a suonare i suoi vecchi successi, con un vestito di lustrini ormai troppo largo per un corpo invecchiato e smunto, la sua voce arrochita,   il suo mutismo, la sua introspezione quasi autistica, sono l’allegoria più potente della sua triste inattualità.   In quei recenti video su You Tube,   si sublima l’immagine del cantante fuori moda, sconosciuto alla platea giovanile ossessionata dall’ultimo successo di qualche hip hopper americano benedetto dal main stream. Dylan  però  sotto quegli occhiali neri e quell’espressione sarcastica, rivelava tutta la sua profonda inattualità e incapaci...

Cosa voterò al referendum di dicembre e (soprattutto) perché.

Innanzi tutto trovo personalmente ributtante la nuova moda italiana del tiro al professorone, spesso etichettatati con l'epiteto di parrucconi. Per carità, non è che abbia mai avuto simpatia dell'accademico in ermellino e pastrano, pieno di cinica superiorità intellettuale e dall'accento così terribilmente artificioso. L'accademico è ciò che più di lontano dal popolo si possa immaginare e l'esempio di questa malcelata cattedraticità, intrisa di oligarchica borghesia torinese  è certamente il Professor Zagrebelsky.  Ma trovo altrettanto spregevole e quantomeno fuorviante la battaglia tra chi ha vinto la gara dei consensi tra il professorone e il giovane presidente del consiglio. Sembra che i giornalisti di regime, con a capo del corteo il bicentenario Scalfari, alzando la paletta, come in un brutto show televisivo, abbiano decretato il vincitore, senza perdere troppo tempo nell'analisi dei contenuti degli argomenti: sono noiosi, e chissenefrega. Alla ggente piace...

Breve cronaca dei tempi andati. Siamo qui, siamo vivi?

Alla notizia odierna dell'arrivo di Maria Elena Boschi a Porto Alegre,  Brasile,  per la campagna referendaria del SI mi sono venuti in mente -come in un sogno  - tutti i fatti che ci hanno portato a questo punto; intanto nel 2010 , appena entrato in politica, ricordo l'inizio di un grande sogno (e due) di rinnovamento del partito democratico e del paese, partendo da un approccio nuovo e da codici linguistici e comportamentali rinnovati: la Prossima fermata Italia (sembrava un disco di manu Chao spogliato dagli ideologismi post no-global) in cui una nuova classe politica, cresciuta all'ombra dei post-comunisti e post-democristiani,  voleva riprogettare il futuro, cambiare il mondo. L'idea di base era rompere i vecchi schematismi logori dei bilancini, della fedeltà al capo, muovendo da un'idea fresca e orizzontale di democrazia, basata sul dominio delle idee e delle competenze. Nella prima Leopolda c'era il segnale di una volontà epocale di cambiamento, d...

La bottglia di vetro nei flutti. Dopo il naufragio.

Questa riflessione l'ho scritta a margine di un pezzo di carta, nentre facevo un'altra cosa. Vorrei metterla in un bottiglia e abbandonarla tra i flutti del Golfo.  Mi farebbe piacere se qualcuno - dopo di me -  in una spiaggia lontana, la raccogliesse e pensasse a quanto le cose sono cambiate. Mi sono ispirato al "naufragio della London Valour di DeAndrè per l'analisi del naufragio  e  alla Regola dell' ordine dei mendicanti di San Francesco per la pars costruens. RIFLESSIONI LUNGHE E TORNENTATE SUL DESTINO DEL NOSTRO PARTITO LOCALE Oggi il mio pd (perchè ho la tessera numero uno) è diviso tra una fila di schierati che vanno dai caporaletti di provincia ai referenti romani, tra renziani e nuovi d'alemiani.  Il tempo, in questo luogo dalla struttura verticistica,  sembra non passare mai. Nelle direzioni provinciali ti trovi sempre gli stessi che c'erano prima di te e che sempre ci saranno (forse). I giovani , seppur culturalmente piu avanzati, sono g...

PD PROVINCIALE: LE RAGIONI DI UNA SCONFITTA ANNUNCIATA

Questa è una mia lettera inviata alla redazione provinciale del Tirreno, in risposta ad un editoriale   di Gabriele Baldanzi, che ha avuto scarso risalto e che ripubblico qui volentieri. Perché è l'ora di resettare le politiche fallimentari che ci hanno portato alla sconfitta (come centro-sinistra locale): oltre a chiedere la testa dei dirigenti ( i primi responsabili)  si deve capire quali politiche sono utili per migliorare i territori.  Il link lo trovate  qui.  In sostanza propongo il modello Follonica come un buon esempio di amministrazione e di politica (scuole nuove, parco centrale, abbassamento tari ai bar e ristoratori, compattezza politica nelle primarie (niente bande armate pronte a scannarsi per poltrone), ma che sul livello provinciale ha trovato scarsa fortuna, quando addirittura ostacoli e guerre ( vedi inceneritore e nuovo modello gestione dei rifiuti ). Ecco l'articolo:  In risposta all’articolo apparso sulla stampa...

Il primo step per la rigenerazione dell'ILVA.

In riferimento all’articolo apparso sui giornali locali il 9 giugno scorso firmato Gente di Follonica- Psi sulla necessità di valorizzare e programmare l’ex ILVA esprimo la mia personale condivisione. Per fare ciò è però necessario ora attivare tutte le nostre forze politiche per accelerare il processo di acquisizione dell’area al patrimonio comunale  (oggi del demanio e ipervincolata dalla Soprindentenza). Il Comune infatti paga attualmente allo Stato per l’Ilva un canone di affitto annuo di 180.000 euro scomputati per 6 anni grazie all’accordo fatto con il Ministero per la nuova caserma dei carabinieri. Ma questo accordo ha il limite di rimandare a dopo quello che deve essere fatto ora se vogliamo come amministrazione inserire il progetto di valorizzazione dell’Ilva nel nuovo strumento urbanistico che dovremo approvare a breve. Si deve quindi a mio avviso in prima battuta rivedere l’accordo così da procedere ad una rapida acquisizione se si vuole risolvere il problema de...